ASSENZIO ED ERBE MAGICHE NE ABBIAMO?

11.10.2019 ,

Ritorniamo Magda ed io con un articolo ormai con l’estate alle spalle ma con le erbe ancora nel pieno del loro splendore; e se siamo agli sgoccioli delle giornate calde perché non prepararci a quelle fredde in cui tante erbe officinali vanno a riposo parlando dell’Artemisia considerata la madre di tutte le erbe? 

Da Artemide, Diana per i Romani, protettrice degli animali e delle selve, considerata come colei che scoprì i poteri magici di questa pianta speciale ritenuta in grado di allontanare tutto ciò che è male.

Direi proprio perfetta per le nostre passeggiate spensierate vero Magda?

Perfetta anche come segno di buon augurio e con la sua graziosa fioritura per i centrotavola insieme ad altre erbe e fiori del giardino negli ultimi matrimoni della stagione da noi!

Secondo una leggenda cristiana l’Artemisia nacque nel Paradiso nel sentiero del serpente per tenerlo lontano, da qui divenne l’erba per eccellenza dei pellegrini, perfetta per la nostra abbazia!

La mettevano nelle scarpe per prevenire dolori ed allontanare animali pericolosi, veniva persino dipinta nelle nelle prime automobili.

Oltre all’ Artemisia volgare c’è anche l’artemisia absinthium detta anche “erba santa”  per le sue proprietà medicamentose. Insomma una magica l’altra santa siamo a posto!

In effetti l’Assenzio è la pianta “amara aromatica” per eccellenza della tradizione erboristica, il suo olio essenziale è ottenuto per distillazione in corrente di vapore ed è anche altamente tossico.

L’assenzio è anche un distillato particolarmente conosciuto per via della sua alta gradazione alcolica, la bevanda presenta un’aroma di anice e viene ottenuta utilizzando i fiori e le foglie dell’Artemisia.

Spesso veniva fatta confusione  tra l’assunzione di assenzio e quella del laudano, una tintura di oppio, che molte volte andavano a braccetto.

Questa combinazione, con aggiunta della zolletta di zucchero di rito, era la preferita dei poeti, degli artisti e di tutti quelli che cercavano una temporanea fuga dalla realtà, sfruttando in un colpo solo gli effetti dell’alcol e quelli degli alcaloidi dell’oppio. 


Da Manet, padre dell’impressionismo, che dipinge “Il bevitore di assenzio”; da Degas “L’assenzio”; da Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, i poeti “maledetti”, in diversi si persero tra i sorsi del suo alcool.


Sta tornado in auge invece il distillato di assenzio, utilizzato soprattutto come aromatizzante di alcuni vini liquorosi tra cui il Vermouth. 


Il “bere assenzio” fu messa al bando attorno al 1915 in vari Paesi del mondo occidentale perché il liquore puro da’ sintomi paragonabili a quelle delle droghe leggere.

Dall’euforia delle droghe passiamo con Magda a quella dei suoi profumi! Nella profumeria il Gruppo Olfattivo che rapprresenta le fragranze con l’artemisia ha NOTE VERDI, ERBE E FOUGERE e troviamo profumi classici come la colonia intensa di Acqua di Parma, rendendola più aromatica; Absolutment un concentrato di assenzio, anche nella versione gourmand;

fino a fragranze mistiche con assenzio e incenso come BIHAKU di Francesca dell’Oro o Senato di Paolo Pecora, con un cupo accordo tra artemisia e cioccolato… Insomma tra magia e santità, tra droghe, misticismi e cupi accordi, se volessi consigliarvi un giro fuori porta del week end mi vengono in mente alcune belle piazze italiane che ho visitato con Francesco in questi ultimi anni, la “Piazza delle Erbe” di Genova, quella di Padova e quella di Verona, luoghi idonei per celebrare la madre delle erbe per il loro nome ma anche come luoghi di antichi mercati, di scambi mistici e di cupi accordi appunto!

Buon viaggio fisico e con la fantasia!